Antologia di Poesia
di Emanuele Marcuccio
Cliccando sul link di ciascun titolo si potranno leggere varie note critiche
DI SETA[1]
di seta
la parola
di poesia
l'anima mia
investe il verso
e para
i colpi
verga
veloce il rigo
leggero
pieno
29 luglio 2015
[1] Ispirato dal felice titolo dell'opera di Lorenzo Spurio, La parola di seta, ampio volume di interviste ai poeti d'oggi (tra cui il sottoscritto), edito nel luglio 2015 con PoetiKanten Edizioni. La poesia è edita in AA.VV., Soglie, Limina Mentis, 2016. Ri-edita in Emanuele Marcuccio (a cura di), Dipthycha 3, PoetiKanten, 2016. [N.d.A.]
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VISIONE[1]
buio pesto
vapora
nelle nebbie
a ridosso
un varco di cielo
scolora
lʼalba
12 febbraio 2014
[1] Emanuele Marcuccio, Visione, in I grilli del Parnaso, PoetiKanten, 2016. Già edita in AA.VV., Dodicesimo incontro nazionale di “Autori e amici di Marzia Carocci”, TraccePerLaMeta, 2014. Ri-edita in Emanuele Marcuccio; AA.VV., Dipthycha 2, TraccePerLaMeta, 2015.
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A PARTE[1]
istrutto
tranto
distrutto
pianto
manipoli
famelici
in quel del '60[2]
nel nero
nell'estrema
propaggine di continente
a parte
tenuti divisi
nella terra
a parte
derisi
di sputi
la dignità
venduti
a parte
9 dicembre 2013
[1] Poesia ispiratami dall’istituzione criminale del regime dell’apartheid in Sudafrica
(1948-1993) e dalla figura di Nelson Mandela (1918-2013), principale artefice della sua abolizione. Edita in AA.VV., Neon-Avanguardie, deComporre Edizioni, 2014, pp. 64-65. [N.d.A.]
[2] Il mio pensiero va al massacro di Sharpeville del 21 marzo 1960, in Sudafrica, in cui perirono 69 persone, tra cui donne e bambini. [N.d.A.]
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PUNTE[1]
la punta di un albero in piazza
espande
propaggini
profumi
nella notte
la punta di un iceberg nel glaciale
propaga
bufere
all’aurora
4 settembre 2013
[1] Emanuele Marcuccio, Anima di Poesia, TraccePerLaMeta, 2014. Ri-edita in AA.VV., Neon-Avanguardie, deComporre, 2014.
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CARPE[1]
ammassi
informi
tesi all’invero limite
informi
ammassati
carpe
14 agosto 2013
[1] Emanuele Marcuccio, Anima di Poesia, TraccePerLaMeta, 2014.
Carpe, in latino è imperativo presente del verbo carpo “cogli”, “prendi”, “strappa”. [N.d.A.]
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Marte
rosso pianeta
di sole abbacinato
monte
che ti slarghi
e in altezza
per miglia
e migliaia
di chilometri
solitario
fredda la cima
forse fuoco
ancora alberga
nei recessi
9 giugno 2013
[1] Emanuele Marcuccio, Anima di Poesia, TraccePerLaMeta, 2014. Già edita nel saggio di critica letteraria di Lorenzo Spurio, Un infaticabile poeta palermitano d’oggi: Emanuele Marcuccio, Photocity, 2013.
Ispirato dal vulcano “Olympus Mons”, il più grande rilievo del pianeta Marte e di tutto il sistema solare, con i suoi venticinquemila metri di altezza e i seicentomila di larghezza. [N.d.A.]
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Che fai tu, luna, in ciel? dimmi, che fai,
Silenziosa luna?
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Giacomo Leopardi,
da «Canto notturno
di un pastore errante dell’Asia»
Tien la luna vecchie strade
a separar gli ammassi oceani
alla superfice
mari la solcano
in prosciugata tranquillità
17 gennaio 2013
[1] Emanuele Marcuccio, Anima di Poesia, TraccePerLaMeta, 2014. Ispirato da una zona della luna, denominata appunto “Mare della Tranquillità”, situata nell’emisfero del satellite sempre rivolto verso la Terra. Il termine “mare” è stato scelto a causa del colore scuro che contraddistingue queste regioni dai territori circostanti, in realtà si tratta di pianure basaltiche.
Scritta quasi come risposta alla domanda che compare all’inizio del “Canto notturno di un pastore errante dell’Asia” di Giacomo Leopardi: «Che fai tu, luna, in ciel? dimmi, che fai,/ Silenziosa luna?» [N.d.A.]
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A Lorenzo Spurio
Muro, che ti discosti,
che ti accartocci
su te stesso, vibra
sibila lontano la guerra
e giunge
distruttiva...
Muta
una nobile famiglia
e rimane, muta
divisa
al presente...
espia colpa, amara colpa
rimordi!
27 aprile 2012
[1] Emanuele Marcuccio, Anima di Poesia, TraccePerLaMeta, 2014. Già edita in esergo al saggio di critica letteraria Flyte & Tallis (Photocity, 2012) di Lorenzo Spurio. Edita in L’evoluzione delle forme poetiche. La migliore produzione poetica dell’ultimo ventennio (1990-2012), Kairòs, 2013. Ri-edita in AA.VV., I poeti contemporanei 66, Pagine, 2012 (eBook kindle e cartaceo).
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Dolce e chiara è la notte e senza vento[2]
Giacomo Leopardi,
da «La sera del dì di festa»
Serena e di stelle
è la notte, di cielo
e di vento che sibila in me...
e pioggia e di vento nell’anima
che fischia
al tedio che l’avvolge
e volge indietro i giorni
di quei perduti dì
che mai
si volgeranno...
16 marzo 2012
[1] Emanuele Marcuccio, Anima di Poesia, TraccePerLaMeta, 2014, p. 35. Già edita in L’evoluzione delle forme poetiche. La migliore produzione poetica dell’ultimo ventennio (1990-2012), Kairòs, 2013. Edita in AA.VV., Immagini, Pagine, 2012. Ri-edita in AA.VV., I poeti contemporanei 66, Pagine, 2012 (eBook kindle e cartaceo).
[2] Scritta poco dopo la mezzanotte, mentre appuntavo il primo verso sul foglio di carta, il mio pensiero correva al meraviglioso incipit “Dolce e chiara è la notte e senza vento” de "La sera del dì di festa" di Giacomo Leopardi. [N.d.A.]
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SUPERSONICA[1]
A Silvia Calzolari
Arcata superiore
sopraelevata
in ala a tutti
sfreccia e rincorre
il tempo e il suono
squarcia lo spazio
riduce durata di luce
in eco
nel ribattere veloce
16 ottobre 2010
Emanuele Marcuccio
[1] Emanuele Marcuccio, Anima di Poesia, TraccePerLaMeta, 2014. Già edita in L’evoluzione delle forme poetiche. La migliore produzione poetica dell’ultimo ventennio (1990-2012), Kairòs, 2013. Già edita in AA.VV., Immagini, Pagine, 2012. Ri-edita in AA.VV., I poeti contemporanei 66, Pagine, 2012 (eBook kindle e cartaceo).
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