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Le Curatele
 
Tra giugno 2010 e settembre 2016 ho lavorato alla cura editoriale di vari volumi, tra sillogi di poesia e antologie (inclusi i quattro volumi del progetto "Dipthycha"). 
Cover di "Nelle ferite del tempo", antologia di poesia e racconti a scopo benefico

Nelle Ferite del Tempo. Poesia e Racconti per l'Italia
Antologia di poesia e racconti a scopo benefico
Curatori d'opera: Gioia Lomasti e Emanuele Marcuccio; Prefazione di Luciano Somma; Photocity, Napoli, 2016, ISBN: 978-88-6682-798-6
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Scrivono i curatori nella Nota di ringraziamento alla fine dell’opera: «Esserci e insieme intraprendere un cammino per sostenere buoni propositi, trasmettendo attraverso gli scritti una strada unificatrice di arte e coscienza che possa portare tra le crepe del tempo un saldo sostegno e, nel nostro piccolo, una roccia che custodisca l'eternità. [...] Ringraziamo in particolar modo le due colonne portanti del progetto: avere dodici anni, o novantatré ed esserci, ci rende entusiasti di averlo intrapreso.» 
Il ricavato vendite andrà in primis per i terremotati del centro Italia. Donati finora 750 euro al Dipartimento di Protezione Civile. L’acquisto di questo libro, la cui lettura è gradevole, anche per i giovani, potrà permettere alle nuove generazioni di avvicinarsi alla solidarietà in modo attivo e diretto.
Oltre settanta gli Autori partecipanti, tra i quali il sindaco di Venarotta (Ascoli Piceno), uno dei tanti comuni colpiti dal terremoto, e il noto attore, sceneggiatore e scrittore italiano Victor Poletti.

Un doveroso ringraziamento per quanti hanno collaborato alla realizzazione di questo libro, ad autori e collaboratori tutti:
Stephen Alcorn e Sabina Fascione Alcorn, Oliviero Malaspina, Luciano Somma, Norman Zoia, Marzia Abatino, Fabio Amato, Elvio Angeletti, Francesco Arena e Anna Lisa Dimitri, Silvana Balloni, Gennaro Bertetti, Carmen Biella, Maria Elena Biondo, Lucia Bivona, Lucia Bonanni, Mariano Brustio e Imma Saulo, Donatella Camatta, Massimo Canton, Fiorella Cappelli, Gastone Cappelloni, Daniele Capuozzo, Sergio Carion, Vito Enzo Casavola, Vittoria Caso, Giorgia Catalano, Ivan Cavallo, Maria Salvatrice Chiarello, Giovanna Cimino, Andrea Collalto, Gaetano Cuffari, Sergio De Angelis, Rosalba Di Vona, Roberto Fratini, Valter Fornasero, Stefano Galazzo, Charles Gaudiée, Stefano Gherbi, Gianni Gozzoli, Giovanna Guardiani, Salvatore Gurrado, Antonina La Menza, Marta Lock, Gioia Lomasti e Marcello Lombardo, Leonardo Manetti, Alessia Marani, Emanuele Marcuccio, Rosanna Mariniello, Roberta Marzi, Maura Masia, Marina Masotti, Maria Rita Massetti, Guido Mattioni, Pier Mazzoleni, Mao Medici, Giorgio Milanese, Federico Negro, Maria Palumbo, Maria Lidia Petrulli, Victor Poletti, Maria Rosaria Ponzio, Antonio Rocchi, Silvana Rossellini, Sergio Rossi, Manrico Rossi, Maria Rotolo, Fabio Salvi, Davide Scuotto, Lorenzo Spurio, Caterina Tagliani, Chiara Taormina, Arianna Verduci, Francesca Tombari, Roberta Tonelli, Mariella Viazzi, Marco Zanardi, Maryna Zhubryk.

Cever di "Dillo a te sola", silloge di poesia di Giusy Tolomeo

Dillo a te sola

Silloge di poesia di Giusy Tolomeo

Curatore d'opera e Prefazione: Emanuele Marcuccio; Postfazione di Luciano Domenighini; Quarta di Copertina di Francesca Luzzio; TraccePerLaMeta, Sesto Calende, 2015, ISBN: 978-88-98643-41-7

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La siciliana Giusy Tolomeo, scrittrice e poetessa: è autrice di due romanzi (Dune, del 1994 e tuttora inedito; Il giovane Siddharta, pubblicato nel 1998 con il gruppo Edicom) e di una raccolta di poesie, Davide e Betsabea (Albatros, 2012); ritorna qui con una seconda silloge, Dillo a te sola, una raccolta di poesie d’amore, dove questo tema viene affrontato per ben centouno titoli e in tutte le più varie sfaccettature, senza mai giungere a una connotazione specificatamente di poesia erotica. In queste liriche l’amato, come ci avverte in dedica la stessa poetessa, viene idealizzato (da cui il titolo dell’intera raccolta) assumendo caratteristiche superumane, quasi divine: “All’Uomo che venne/ In sembianze diverse/ Perché io lo amassi/ Al di fuori del Tempo/ Al di là dello spazio.
Da notare il maiuscolo all’inizio di ogni verso, non solo in questa dedica ma in tutte le poesie della raccolta, come se la poetessa volesse sottolineare l’importanza di ogni singolo verso, come di un mondo a parte, dove ama rifugiarsi. La scrittura in versi, quasi quotidiana e per poco più di un anno, come possiamo notare dalla data in calce ad ogni singola lirica.  (
Dalla Prefazione di Emanuele Marcuccio) 

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Cover di "Desiderio di un sogno", racconto per ragazzi di Giovanni Di Leberto

Desiderio di un sogno. Magia, Sogni, Speranze

Racconto per ragazzi di Giovanni Di Liberto

Curatore d'opera: Emanuele Marcuccio (Photocity, Napoli, 2015, ISBN: 978-88-6682-700-9)

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GIOVANNI DI LIBERTO (Palermo, 1993) fin da più tenera età mostra il suo amore verso la scrittura, la lettura e il disegno. Eccelle in gare scolastiche di molte materie, tra cui di disegno, dalle elementari al liceo scientifico che, per motivi familiari interrompe al secondo anno, senza riuscire a diplomarsi, per aiutare il padre nell'attività di famiglia. Nel settembre 2014 contatta il poeta e aforista Emanuele Marcuccio per sottoporgli una prima bozza di Desiderio di un Sogno, e così gli affida la cura editoriale del racconto che costituisce il suo esordio e la sua opera prima.  (Dalla quarta di copertina) 

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Stockwell (Londra), dicembre 1923: “Kevin è un giovane ragazzo di appena dieci anni” che vive in un collegio-orfanotrofio “vicino alla bella Londra”, orfano e sfuggito agli orrori della prima guerra mondiale. Vive “una vita abbastanza sfortunata, piena di brutti ricordi e ingiustizie”. Fortunatamente i suoi soliti giorni da dimenticare stanno per finire, perché è vicina la realizzazione del Desiderio di un Sogno: la Sua Felicità.

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Cover di "Petite Anthologie", piccola antologia di letteratura francese a cura di Luciano Domenighini

Petite Antologie. Piccola Antologia di poesia francese: Da Villon a Jammes

Antologia di poeti classici francesi  scelti e tradotti da Luciano Domenighini

Curatore d'opera: Emanuele Marcuccio; Prefazione di Mario Pietro Zani; Postfazione di Giordano Tedoldi; Quarta di Copertina di Aldo Occhipinti; TraccePerLaMeta, 2015,

ISBN: 978-88-98643-35-6

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Leggere la parola "antologia" sulla copertina di un libro, riporta immediatamente, per necessità lessicale ma anche per la consuetudine di ciò che abbiamo appreso sin dai banchi di scuola, all'immagine fredda e meccanica di una "raccolta di passi scelti di uno o più scrittori confezionata per scopi didattici". Più forte è l'associazione quando, poi, riconosciamo all'istante i nomi degli autori, perché celeberrimi esponenti di una forte e consolidata tradizione letteraria. In realtà, quando la selezione dei testi di una "antologia" è frutto non di esigenze didattico-divulgative bensì del gusto e del percorso estetico, culturale e immaginativo del curatore, la parola "antologia" si carica di una valenza ben diversa.Villon, Desbordes-Valmore, Baudelaire, Mallarmé, Verlaine, Rimbaud, Laforgue, Jammes, Apollinaire, fulgidissimi testimoni della produzione poetica in lingua francese tra Quattrocento e Novecento, sono i maestri accolti nel volume.  (Dalla Quarta di copertina di Aldo Occhipinti) 

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Nel Volume, con testo a fronte in lingua originale, il critico letterario e poeta Luciano Domenighini, sceglie e traduce poeti classici della letteratura francese tra Quattrocento e inizio Novecento:

 

François Villon,

Marceline Desbordes-Valmore,

Charles Baudelaire,

Stéphane Mallarmé,

Paul Verlaine,

Arthur Rimbaud,

Jules Laforgue,

Francis Jammes,

Guillaume Apollinaire.

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Cover di "La Lampada di Aladino", antologia poetica a cura di Luciano Domenighini

La Lampada di Aladino. Annotazioni critiche su poeti contemporanei

Antologia critica di Luciano Domenighini su poeti contemporanei.

Curatore d'opera: Emanuele Marcuccio; Prefazione di Francesco Martillotto; Quarta di Copertina di Salvatore Daniele; TraccePerLaMeta, 2014, ISBN: 978-88-98643-22-6

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Il poeta, come tutti gli artisti, ha un ruolo scenico, istrionico, un ruolo sociale di intrattenitore, inteso allo svago, al piacere di un pubblico proteiforme e giudicante, casualissimo e disimpegnatissimo. D'altra parte si vuole che al poeta sia concesso il lusso della sincerità nel manifestare la propria indole e i propri moti interiori. A me piace invece pensare che egli sia, oltre che glorificatore asservito o impudico teatrante di se stesso, anche libero custode della parola. La Lampada di Aladino si occupa di venti poeti italiani contemporanei, sconosciuti o emergenti, dilettanti o "professionisti". Se la poesia, fatto salvo, volta per volta, il grado della sua cara-tura formale, è, in definitiva, un atto d'amore, anche la critica, pur tanto nell'arida pedanteria dei suoi schematismi analitici quanto, per contro, nella barbara e supponente arbitrarietà che così spesso si arroga, quando non divaga in digressioni vanesie e narcisistiche ma si rivolge esclusivamente all'oggetto artistico, la critica, dicevo, nel suo approccio conoscitivo, nel manifestarsi come volontà di comprensione, può essere anch'essa un atto d'amore.  (Dalla nota di introduzione di Luciano Domenighini) 

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Nell’opera figurano le poesie dei seguenti autori: Emanuele Marcuccio, Giorgia Catalano, Marco Nuzzo, Giovanni Amato, Rosa Cassese, Lorenzo Spurio, Silvia Calzolari, Giuseppe Cristini, Sandra Carresi, Paola Surano, Maria Rita Massetti, Annamaria Pecoraro “Dulcinea”, Anna Maria Folchini Stabile, Anna Alessandrino, Michela Zanarella, Raffaella Amoruso, Anna Bonarrigo, Margherita Calì, Annamaria Stroppiana Dalzini, Matteo Cotugno, Luciano Domenighini.

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Cover di "Un passaggio verso le emozioni", silloge di poesia di Giorgia Catalano

Un Passaggio Verso le Emozioni

Silloge di poesia di Giorgia Catalano

Curatore d'opera e Prefazione: Emanuele Marcuccio (Photocity, Pozzuoli, 2012, ISBN: 978-88-6682-321-6)

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La prima impressione che ho avuto, dopo la lettura di queste liriche, è stata quella di una carezza gentile agli occhi e al cuore del lettore, proprio perché una poesia bisogna soprattutto ascoltarla nel profondo e nel silenzio del proprio cuore; anzi, bisogna rileggerla, per assaporarne nuove sfumature e interpretazioni a ogni rilettura. 
Siamo di fronte a un poetare fluido, ricco di musicalità, indulgente verso elisioni e apocopi, un poetare spontaneo, ma che a volte si prodiga in raffinate figure retoriche, come nelle metonimie di “Porta Palazzo” [o] come negli accusativi alla greca di “Sogno di neve”, [o] come in “Ali d’un falco”, in cui abbiamo la raffinata figura del chiasmo [...] (Dalla Prefazione di Emanuele Marcuccio) 

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Cover di "Profumo di tigli in fiore", silloge di poesia di Maristella Angeli

Profumo di tigli in fiore

Silloge di poesia di Maristella Angeli

Curatore d'opera e Prefazione: Emanuele Marcuccio (Rupe Mutevole, Bedonia, 2012, ISBN: 978-88-6591-220-1)

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Maristella Angeli, nota poetessa nel panorama letterario emergente, ci offre in questa sua ultima silloge, la settima per la precisione, un ampio squarcio di vita amorosa, con tutti i suoi dolci profumi e sapori che l’accompagnano, quasi palpabili, a partire dal titolo Profumo di tigli in fiore, come a denotare – ci rivela l’autrice nell’omonima lirica (incipit dell’intera raccolta) – una primavera d’amore, che si vorrebbe non finire mai. (Dalla Prefazione di Emanuele Marcuccio) 

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Cover di "Petali d'acciaio", silloge di poesia di Donatella Calzari

Petali d'acciaio

Silloge di poesia di Donatella Calzari

Curatore d'opera e Prefazione: Emanuele Marcuccio (Rupe Mutevole, 2011, ISBN: 978-88-6591-103-7)

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Donatella Calzari ha iniziato a scrivere poesie fin da bambina, dai tempi della scuola elementare, periodo in cui si occupava anche della scrittura di testi teatrali da mettere in scena con i suoi compagni di classe, in occasione delle feste di Carnevale. [...] La cifra distintiva del suo dettato poetico e di questa sua prima raccolta è un continuo metaforizzare la vita nel suo risvolto doloroso, servendosi dei vari elementi della natura, come fauna, flora, condizioni atmosferiche, non facendo mai tracimare il tutto nel pessimismo e nella disperazione. [...] Un’opera prima che ha significativamente intitolato Petali d’acciaio, un ossimoro che ben esprime il dualismo, il carattere di dolcezza e forza della sua poesia. Una raccolta da leggere e rileggere, soprattutto per le folgoranti chiuse, che invitano il lettore a sostare e a rileggere, per scoprire sempre nuove interpretazioni. Proprio perché ogni vera poesia non è mai mera imitazione della realtà, non è mai sua fredda riproposizione, come ad esempio l’uso dei vari termini e verbi indecorosi, espedienti fin troppo facili per esprimere rabbia e quant’altro. Ogni vera poesia è “rappresentazione”, nel senso di interpretazione soggettiva della realtà, di sua ri-creazione e trasfigurazione, quindi, aperta a molteplici interpretazioni. (Dalla Prefazione di Emanuele Marcuccio) 

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Cover di "Non ti piacerei, vestito dell'inverno appena trascorso", silloge di poesia di Marco Nuzzo

Non ti piacerei, vestito dell'inverno appena trascorso

Silloge di poesia di Marco Nuzzo

Curatore d'opera e nota di commento: Emanuele Marcuccio (Rupe Mutevole, 2011, ISBN: 978-88-6591-018-4)

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L'autore adotta, in questa sua seconda silloge, un linguaggio piuttosto complesso e ricco di correlativi oggettivi, di artifici formali e lessicali, utilizzando ben poche figure retoriche ma raffinate, come in “Ulisse”, dove degna di nota è la ricercata figura dell'accusativo alla greca “l’ardire le labbra”. (Dalla Nota di commento di Emanuele Marcuccio) 

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Cover di "Il mondo sottosopra", silloge di poesia di Maristella Angeli

Il mondo sottosopra

Silloge di poesia di Maristella Angeli

Curatore d'opera e Prefazione: Emanuele Marcuccio (Rupe Mutevole, 2010, ISBN: 978-88-6591-028-3)

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Il poetare di Maristella Angeli in quest'ultima raccolta, per la precisione la quinta, è essenziale, scorrevole, fluido, musicale, mi ricorda molto quello del grande poeta Giuseppe Ungaretti (1888 - 1970), nell'essenzialità del frammento, dell'ellissi e nell'incedere profondo del verso che respira. Lo stile della Angeli è così essenziale che, i segni d'interpunzione sono pressoché assenti e, questo avviene per poter conferire un più ampio respiro, per poter dotare la sua poesia di maggiore profondità rendendola aperta a molteplici interpretazioni e sfumature di significato, in sintesi, per far respirare il verso. (Dalla Prefazione di Emanuele Marcuccio) 

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